EQUIVOCI
music by John Cage and John Dowland
1. And The Earth Shall Bear Again°
2. Fancy P.73 *
3. Totem Ancestor°
4. Fantasia P.1 *
5. A Room°
6. Fancy P.6 *
7. Music for Marcel Duchamp°
8. John Langton’s Pavan *
9. Prelude °
10. Summer (preservation)°
11. Farewell *
12. In a Landscape°
13. A dream *
14. Dream°
°composizione di John Cage
*composizione di John Dowland
Awarded as Best Releases 2004 by the Alias Magazine
L'interpretazione di Maurizio Grandinetti è molto profonda e sicura dal punto di vista tecnico-stilistico. Non ce ne vogliano i liutisti, ma questa esecuzione sulla chitarra a otto corde non fa rimpiangere lo strumento originale, forse anche perchè inserita in un contesto di esplorazione della sonorità della chitarra. Una parola sull'effetto generale del CD: l’ accostamento fra Cage e Dowland, che può sembrare a prima vista un po' azzardato, risulta invece sicuramente affascinante e fecondo di stimoli e all'ascolto acquista un'insospettata coerenza. Insomma un CD convincente e diverso nel monotono, panorama discografico attuale.
Per concludere mi piace sottolineare come in questo CD, come anche in quello di Elena Qsoli, sia presente una ricerca strumentale che, affrancandosi da uno sterile concetto di filologia, sceglie di fare un uso della chitarra esclusivamente al servizio dell'espressività musicale. IL FRONIMO
Un disco molto piacevole, oltre che di sicuro interesse, e otiiene lo scopo raro di coinvolgere, con due autori tutt'altro che popolari, anche un pubblico più vasto. STRUMENTI MUSICALI
Nella provocazione di una lettura comparata di alvori di John Cage e di John Dowland, Grandinetti svolge prima di tutto un'operazione di analisi. La componente intellettuale sottesa all'incisione del programma secondo rimandi, analogiw, antitesi per realizzare una sorta di laboratorio musicale. Filo rosso dell'ascolto sono la linearità e l'equilibrio di interpretazioni pulite, polifonicamente a fuoco per Dowland, timbricamente ricche e cuarte per Cage. SEI CORDE
Molto intelligente l'idea che sta alla base di Equivoci del chitarrista Maurizio Grandinetti. Operazione editoriale decisamente brillante, il disco propone un ascolto sinuoso con continui salti di registro. JAZZ IT
...Come interprete Grandinetti ne esce particolarmente convincente nella lettura dei brani del compositore americano e lineari e partecipi le letture di Dowland. GUITART
Già il suono: capita raramente di ascoltare una chitarra così ben registrata. Chi adora la chitarra, ma ancora di più coloro che non sopportano la musica e i dischi per chitarra, e che qui avrebbero l'occasione di riconciliarsi, dovrebbero ascoltare Equivoci: dove la moderna inquietudine di Dowland si riflette nella ineffabile saggezza di Cage. mentre il gioco intellettuale resta discretamente dietro la musica, senza fare ombra al suo naturale e godibilissimo fruire. CORRIERE DELLA SERA